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ARCHIVIO EVENTI DEL CINEMA ZUTA

La documentazione raccolta dal Professor Algo per i nostri eventi al Cinema Zuta

Evento 1 del 28 marzo 2021

 

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L'ascolto musicale:

 

Happens to the Heart
di Leonard Cohen

 

Gli "Otto punti":

 

Con la versione SMART del Cinema Zuta i bigliettini acquistano ancora più rilievo. Non potendo guardare insieme un film, la formula cambia e ognuno guarda e commenta un film a piacere nel proprio bigliettino. I bigliettini sono anonimi e non contengono indicazioni troppo precise sul film, vengono mescolati e ridistrubuiti "elettronicamente" e poi letti. Il gioco sta nell'indovinare non solo l'autore del bigliettino, ma anche il film! Ed è anche un ottimo spunto per poter vedere nuovi film.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I film visti dai partecipanti con i relativi bigliettini

 

Sound of Metal, Darius Marder, 2019

Come eravamo, Sydney Pollack, 1973

Carnage, Roman Polanski, 2011

La tigre bianca, Ramin Bahrani, 2021

La città delle donne, Federico Fellini, 1980

Fascisti su Marte, C.Guzzanti e Igor Skofic, 2006

La donna che visse due volte, Alfred Hitchcock, 1958

Süss l'ebreo, Veit Harlan, 1940

Superfantozzi, Neri Parenti, 1984

 

1) (Sound of metal) Che cosa può fare un musicista quando perde di colpo l’udito ? Dopo la disperazione e il disorientamento iniziale, Ruben impara a vivere nella sua nuova condizione grazie a una comunità speciale. Il tentativo di ricostruire la vita passata lo convince di essere attaccato a un’illusione e che la serenità può essere raggiunta solo abbandonando gli sforzi di cambiare la realtà.

2) (Come eravamo) Film americano del 1973 I 2 interpreti principali sono 2 star holliwoodiane, all’apice della “forma”. Mi è sempre piaciuto il percorso di vita e psicologico dell’”impegnativo, impegnato e tanto umano personaggio femminile. E del personaggio maschile mi è sempre piaciuto... tutto il resto Il film racconta la differenza esistenziale e caratteriale dei 2 personaggi, che diventa insanabile con il trascorrere degli anni e delle situazioni. Insomma, una storia d’amore... realistica. Il tutto ambientato da fine anni ‘30 a inizio anni ‘50.

3) (Carnage) Miei cari cinefili; 10 anni sono un bel traguardo per il cinema Zuta e faccio tanti auguri. E’ stato bello, emozionante, interessante condividere insieme tante visioni e sarà bello continuare a frequentare questo cinema anche se da lontano, mi viene in mente il titolo di un film di Wim Wenders “così lontano così vicino”… ecco anche se da lontano saremo comunque vicini….. Per il decimo compleanno del cinema Zuta ho scelto un film che ha appunto la sua età 10 anni, uscito nel 2011…. So che il regista è conosciuto ed apprezzato dai frequentatori del cinema Zuta . Dirò solo che nella storia una piccola rissa tra ragazzi ne scatena una più grande tra gli adulti

4) (La tigre bianca) Il film è recente ma è tratto da un romanzo di una decina di anni fa. Non posso darvi agganci su regista e attori (molto bravi) in quanto penso sconosciuti ai più in Italia. L'aiuto è dato dalla trama: il protagonista narra la storia del suo riscatto sociale in un paese ancora permeato da forti superstizioni e rigide disuguaglianze sociali. Guardatevi il film ma leggetevi soprattutto il libro .

5) (La città delle donne) Questo film è molto facile da identificare. Si tratta di un film del 1980, regia, cast e produzione italiana. Tutto ha avvio con la discesa volontaria, dal treno alla fermata sbagliata da parte del protagonista. Che ci accompagneremo per circa due ore in un pianeta surreale dove gli accadrà di tutto. Per fortuna poi era tutto un sogno.

6) (Fascisti su marte) raccomando la visione di questo film non recente, che non ebbe successo di critica e nemmeno di pubblico. una ingiustizia. la scena che segnalo è il countdown per il lancio di un razzo in numeri romani. il paragone che in genere nessuno riconosce è con il Monty Python.

7) (La donna che visse due volte) Un vero classico della fine degli anni 50, un thriller psicologico profondissimo e bellissimo da vedere. Se ci penso i primi colori che mi vengono in mente sono un verde acido, un grigio chiaro e il biondo cenere dei capelli della protagonista, che tra le altre cose ha un nome che non può non far pensare alla Polonia. Un thriller ma anche una storia crudele di amore intenso e disperato, di quelli proprio senza speranza. Un maestro del thriller indiscusso alla regia, e un attore affascinantissimo che incarna il cinema holliwoodiano. L’atmosfera è inquietante e oscura tanto quanto la luce è intensa in questo film, girato per la maggior parte in esterni. Uno dei miei film preferiti in assoluto.

8) (Süss l'ebreo) Il regista di questo film, uscito in Germania nel 1940, dovette subire nel 1949 un processo per crimini contro l’umanità, da cui comunque uscì assolto. E’ considerato, nel bene e nel male, la massima espressione del cinema di propaganda nazista, con al centro l’antisemitismo. E questo nonostante sia, in realtà, liberamente tratto dal romanzo di uno scrittore ebreo, da cui un regista inglese aveva già tratto un film tutt’altro che antisemita. Considerato ora un film “proibito”, ebbe all’epoca un successo strepitoso, e non solo in Germania. Tanto che, come documenta un libro di recente pubblicazione, ricevette elogi anche da personaggi insospettabili, come ad esempio il giovane Michelangelo Antonioni.

9) (Superfantozzi) Una delle sequenze cult del film vede il nostro protagonista festeggiare con la sua famiglia per un’eredità che li avrebbe finalmente sollevati dalla situazione di grave indigenza in cui si trovavano da sempre. I festeggiamenti durano a lungo e furono sacrificati sull’altare del ringraziamento anche quelle poche essenziali cose materiali possedute. Poi arriò la notizia: “lo zio Lazzaro era ritornato!”.

 

Partecipanti: Francesco, Marta, Mauro, Enrico, Paolo, Patrizia, Nicoletta, Stan, Nevia, Giusi, Daniele, Daniela, Lilia

 

Evento 2 del 9 ottobre 2021

 

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L'ascolto musicale e il coorto:

 

Bones
di The Killers

Here with me
di The Killers

Vincent
di Tim Burton

 

 

Gli "Otto punti":

 

Il primo evento in presenza dopo l'epidemia mantiene l'usanza dei bigliettini in stile "smart": ognuno guarda e commenta un film a piacere. I bigliettini sono anonimi e non contengono indicazioni troppo precise sul film, e questa volta sono di carta! Il gioco sta nell'indovinare non solo l'autore del bigliettino, ma anche il film! Un ottimo spunto per poter scoprire nuovi film.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I film visti dai partecipanti con i relativi bigliettini

 

Sound of Metal, Darius Marder, 2019

 

1) (La piscina) In questo film francese, uscito alla fine degli anni '60, recita quella che era forse la coppia esteticamente più bella del momento. Il titolo ha a che fare con l'acqua. Quella che sembra una tranquilla estate tra amici, con appena qualche tensione in sottofondo, si rivela, in realtà, l'anticamera di un delitto. Nel cast anche una (allora) giovanissima attrice inglese, all'epoca legata sentimentalmente a un cantautore russo naturalizzato francese, unione da cui nacque un'attrice ancora in auge. Il film fu il primo grande successo di un regista che diresse quasi sempre film d'azione, spaziando dal poliziesco (o "polar") allo spionaggio.

2) (Il ragazzo invisibile) Film che racconta come un ragazzino invisibile combatta contro i cattivi che nemmeno lo vedono.

3) (Burn after reading) Film leggero e divertente un po' surreale, di quelli che mi piacciono. Tutto nasce dal desiderio di una segretaria di fare un'operazione di chirurgia estetica e alla fine si attivano i servizi segreti di Stati Uniti e Russia.

4) (Dune) Indizio 1: In una società oligarchica dominata dalle lotte per il potere il giovane protagonista dovrà scoprire il proprio destino in un mondo nuovo. Indizio 2: il primo tentativo di adattamento cinematografico è diventato "il più grande film mai realizzato".

5) (Guest of honor) Un uomo che fa un lavoro ingrato, che sembra privo di sentimenti, ma non lo è. L'amore per la figlia in qualche modo lo riscatta, nonostante lo spinga a fare cose contro le regole. E per la moglie morta tempo prima. Un attore bravissimo, molto Beckettiano e un film molto ben fatto. Forse si perde un po' alla fine.

6) (Nel corso del tempo) Storia di una grande amicizia tra due uomini.

Partecipanti: Francesco, Marta, Mauro, Enrico, Stan, Lilia