Dove si presenta il contesto storico, musicale e sociale al cui interno mosse i primi, i secondi, gli ennesimi e gli ultimi passi il nostro Bach.

Dove si presenta l'Actus Tragicus, dando particolare enfasi a come esso coniughi perfettamente, grazie alla polifonia, le tematiche pietiste e luterane.

Se doveste finire su un'isola deserta e foste autorizzati a portarvi dietro solo un brano, portatevi dietro la Passione di San Matteo di Bach.

Una conferenza incentrata sulla fuga e sul cambiamento della musica che diventa prima aristocratica, poi borgese e poi pop. C'è spazio per la fuga oggi?

Sul Ricercar di Bach, di cui anche Webern aveva fatto una trascrizione: un brano concepito "a tavolino", la cui essenza prettamente teorica è anche indicata dal fatto che nello spartito non ci sono indicazioni su quali strumenti lo debbano suonare. Su quanto avvenne nell'ambito musicale dopo Bach, e come i suoi stessi figli avessero gettato le basi per la nuova musica, su come Beethoven non sapesse comporre le fughe. Sulla struttura impeccabile di Brahms fino ad arrivare ad Arnold Schönberg, e poi Berg e Webern.

Un'introduzione al pianoforte sull'armonia, per prepararci alla prossima lezione sull'atonia.

Sul periodo di transizione che segna il passaggio dalla musica tonale a quella atonale. Reger, Webern, Schönberg, e qualche cenno su Arvo Pärt.

Sul Wozzeck di Alban Berg, dal dramma teatrale Woyzeck di Georg Büchner, dal quale Herzog ha tratto l'omonimo film che il Cinema Zuta ha proiettato durante il nono evento del 2020.