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STORIA DEL CINEMA POLACCO

La prima storia del cinema polacco pubblicata in rete in lingua italiana

Cinema passatempo

In questi anni in cui, per le ragioni gią citate, č difficile riuscire ad esprimersi liberamente, molti registi si dedicano alle commedie o a film leggeri e disimpegnati. In effetti, la stessa Uchwała[1] accennava in modo specifico al fatto che si dovessero produrre, oltre a quelli impegnati, anche film che rappresentassero un puro passatempo e che fossero dedicati a un pubblico il pił ampio possibile: questo, naturalmente, a patto che non tradissero i principi del socialismo. Riguardo a questo l’Uchwała afferma:

 

Parallelamente al film impegnato, idealmente bisognerebbe sviluppare la produzione di film di intrattenimento e di costume, progettati per soddisfare l’interesse per lo pił del pubblico di massa, ma liberi dal primitivismo e dal cattivo gusto. I film di questo tipo non dovrebbero essere tuttavia privi, nel loro sguardo, dell’impegno sociale di stampo socialista[2].

 

Si sviluppa quindi una serie di film dai titoli esotici o divertenti. Due di queste commedie sono le ultime dirette da Leonard Buczkowski, di cui si č gią parlato nei capitoli precedenti, prima della sua morte avvenuta nel 1967. In Smarkula (trad. Bambinetta) del 1963, una ragazzina orfana viene accolta da un tassista e un medico che vivono a Varsavia e ne sostituiscono i genitori.

 

Marysia i Napoleon

In Marysia i Napoleon, invece, si racconta in modo romanzato la storia d’amore tra Napoleone e la Contessa Maria Walewska vista dagli occhi di Napoleon Beranger, scienziato del XX secolo, che si trova a passare per Walewice e a conoscere una bella polacca di nome Maria che somiglia incredibilmente all’amante del condottiero. Inizia cosģ un gioco di fantasia che lo porta ad immaginare di rivivere l’amore dei due storici personaggi. Maria č interpretata dalla bellissima Beata Tyskiewicz, attrice gią presente in alcuni film di Wojciech Jerzy Has e Andrzej Wajda e terza moglie di quest’ultimo, dalla cui relazione nascerą Karolina Wajda.

 

Un altro regista specializzato in commedie, che ha lavorato fino agli anni ‘80, č Stanisław Bareja. In quegli anni gira a colori Żona dla Australijczyka (trad. Una moglie per l’australiano), il cui protagonista č un ricco proprietario terriero australiano che arriva in Polonia in cerca di una moglie. Il giornalista Żelazkiewicz rapisce una candidata che l’australiano ha visto danzare sul palcoscenico durante un balletto e la rinchiude in una casa isolata in campagna insieme a quest’ultimo per una notte intera, convinto che in questo modo l’amore tra i due possa sbocciare. L’amore non sboccia, la ragazza si libera e scappa arrabbiata. Si rende conto, perņ, che sempre pił spesso pensa all’australiano. I due si rincontrano e si fidanzano.

 

Un altro film di Stanisław Bareja č Małżeństwo z rozsądku (trad. Matrimonio di convenienza), commedia musicale girata a Varsavia nel 1966. Joanna, figlia di un commerciante che lavora nel bazar Różycki[3], s’innamora di Andrzej, un artista povero che cerca di vendere le sue opere sul Barbacane della cittą vecchia. Il padre di lei compra tutte le sue opere all’insaputa dei due innamorati e organizza loro il matrimonio. I protagonisti sono Daniel Olbrychski e Elżbieta Czyżewska, prima moglie del grande Jerzy Skolimowski e attrice popolarissima in Polonia fino al ’68, quando viene costretta ad emigrare in America per aver sposato un giornalista americano autore di un articolo critico nei confronti di Gomułka.

 

Bareja compare anche nel cast di questo film, cosģ come in un'altra sua pellicola del 1968: Przygoda z piosenką (trad. Avventura con canzone). Il film, anch’esso musicale, racconta la storia di una cantante che vince al festival della canzone di Opole e decide di andare a Parigi per continuare la sua carriera. Č fidanzata con Piotr, a cui nasconde le sue difficoltą ad avere contratti e successo. Lui scopre la veritą e, rinunciando ad un lavoro che avrebbe determinato il suo successo, decide di tornare con lei in Polonia. La protagonista č di nuovo Pola Raksa, mentre Barbara Krafftówna, l’eroina di Jak być Kochaną (trad. Come essere amata) di Wojciech Jerzy Has, ricopre il ruolo di madame Michaud, proprietaria di un pensionato.

 



[1] Uchwała Sekretariatu KC PZPR w sprawie kinematografii (trad. Delibera della segreteria del Comitato Centrale della Polonia Popolare per la cinematografia), delibera che imponeva una cattiva valutazione a tutti i film le cui tematiche affrontate non fossero impegnate ad agevolare la costruzione della Polonia socialista. Vedi in questo stesso testo il paragrafo La guerra e la continuazione della Scuola Polacca.

[2] In originale: Równolegle z filmem zaangażowanym ideowo należy rozwijać produkcję filmów rozrywkowych i obyczajowych, obliczonych na zaspokajanie zainteresowań najbardziej masowego widza, lecz wolnych od prymitywizmu i złego gustu. Filmy tego rodzaju nie powinny być jednak w swej wymowie wyprane ze społecznego zaangażowania w duchu socjalistycznym. Traduzione mia.

[3] Bazar che si trova tutt’ora nel quartiere Praga di Varsavia.